Il mondo dei Nativi Digitali


In questi primi articoli stiamo ponendo le basi per quello che sarà il percorso che vuole intraprendere questo portale.

Puntiamo quindi la nostra attenzione sul mondo dei nativi, così da comprendere meglio questa generazione, nei confronti della quale abbiamo compiti educativi.



Tenendo in considerazione che l'accesso capillare ad internet e all'utilizzo di dispositivi multimediali è divenuto rilevante solo negli ultimi anni, ponendo come inizio della diffusione il 2007, anno della commercializzazione del primo I-Phone, possiamo definire effettivi nativi digitali tutti i nati dal 2010 in avanti. Questi bambini hanno una consapevolezza di internet e delle nuove tecnologie totalmente diversa rispetto a quella posseduta della generazioni precedenti .
Volendo allargare il raggio di azione, possiamo comprendere in questa definizione anche quegli adolescenti pienamente padroni dell’uso dei social network, usati come primario strumento di costruzione di socialità.

Quindi cerchiamo di inquadrarli anagraficamente:

  • NATIVI DIGITALI PURI (nati dal 2010);
  • MILLENNIALS (nati dal 2000);
  • COMPETENTI DIGITALI (nati dal 1985).


Si può facilmente comprendere che la differenza con i loro genitori è molta. Si è passati da una fruizione dei media a senso unico (quella della televisione, della radio e della stessa carta stampata), ad una disponibilità di informazioni elevatissima, verso la quale si ha inoltre la possibilità di apportare il proprio personale contributo.
La stessa ricerca scolastica, in precedenza effettuata su pochi libri e qualche enciclopedia, si trasforma oggi in un approfondimento continuo sui vari canali disponibili on-line.

Altra differenza, non di poco conto, consiste nel fatto che i nativi digitali, generalmente, non conducono vita parallele – una in rete e l’altra nel mondo reale, come invece spesso avveniva fino al 2005 – ma sono sempre le stesse persone che vivono esperienze diverse in diversi ambienti di vita.

Uno studio di Frédéric Winkler, individua otto tipi di impronta digitale, fondamentali per capire che tipo di impatto abbia il digitale sul loro modo di comportarsi delle nuove generazioni.

1. Tutto e Subito
I nativi digitali non sopportano l’attesa, la considerano semplicemente inconcepibile. Le conseguenze di una tale intolleranze si ripercuotono sulla comunicazione diretta a questa generazione, che deve obbligatoriamente diventare semplice, rapida e di impatto. Bisogna prendere atto che questo pubblico soffre di quello che gli americani chiamano “attention disorder”, il primato è quindi dato alla gratificazione immediata.
Altra conseguenza fondamentale di questi nuovi comportamenti è la trasformazione della strategia dei mezzi attraverso cui si veicolano i messaggi. La durata di vita stessa del messaggio si accorcia inevitabilmente, perciò è richiesta un’evoluzione continua.

2. Impreparazione alle regole sociali. Nel web sembra essere tutto permesso
Il digitale ha fatto scomparire ogni forma di proibizione; tutto ciò che è proibito viene infranto. La rete diventa uno strumento di esibizionismo senza limiti e nella vita reale la violenza e la trasgressione sono all'ordine del giorno.

3. Cerchie chiuse
I nativi digitali sono una generazione iper-connessa. Le tre motivazione principali per cui si connettono alla rete sono i messaggi, le reti e le chat.
Il punto fondamentale è che questa connessione si stabilisce tra “simili”. Si tratta di un nuovo centro di gravità formato da comunità di persone che si assomigliano e che risulta essere disciplinato da nuove leggi, il narcisismo e il gusto per la messa in scena prime tra tutte.

4. Io ho la Verità
I nativi digitale utilizzano internet come prima fonte di informazione. Il sapere diventa quindi più autonomo e personalizzato e la conoscenza più individualizzata. Oggi un’informazione è più credibile se proviene da una comunità “amica” (virtuale naturale mete) piuttosto che dalle fonti classiche di autorità. La verità viene dal web.

5. Emozioni prima di tutto
Nel mondo digitale svendersi è un esercizio di stile. Bisogna saper attirare l’attenzione, e come se non puntando sull'emozione? Il tempo dedicato ai contenuti è minimo, la posta il gioco è catturare l’attenzione e lo strumento è un contenuto forte, inteso e immediato.
Chi lavora nel marketing deve tenere in considerazione che questo pubblico immagazzina solo quello che lo sbalordisce, lo stupisce e lo fa ridere. La marca che vuole lasciare il segno deve essere fonte di piacere e, soprattutto, deve saper stupire.

6. Sperimentare scorciatoie
La comunicazione virtuale è corta, rapida, irregolare e spesso visuale. Essenziale è la parola d’ordine,a cui si arriva tramite delle scorciatoie.

7. Sul web tutto è gratis
Internet rappresenta l’economia del gratuito; internet non costa nulla. Conseguenza inevitabile è che ora i nativi digitali si aspettano dalla marche che sviluppino nelle loro offerte la stessa magia che sono abituati a trovare in rete.

8. Il potere è della rete
Ultima delle tappe che ci conclude lo studio sui nativi digitali è anche la somma di tutte le altre ma, soprattutto, la più di impatto. Il concetto è semplice: tutto può essere confrontato, interrogato, seguito e condiviso; il potere è nelle mani del pubblico.

Risulta chiaro che questi 8 paradigmi, sono collegati all'attualità e figli soprattutto di un'abbandono a loro stessi dei nativi digitali.
Tuttavia gli insegnanti, i genitori e più in generale il mondo della formazione, stanno reagendo lentamente nel attrezzarsi a gestire questa rivoluzione antropologica e cognitiva in corso.

È urgente colmare queste lacune.
Proprio con questo obbiettivo nei prossimi articoli cercheremo di comprendere più approfonditamente gli otto punti di impronta digitale appena illustrati.

Come al solito vi invitiamo ad inserire nei commenti quelle che sono le vostre esperienze, e contattarci su facebook per richieste specifiche.

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